Ai famigliari e amici delle vittime della montagna

In questo spazio vorrei inserire queste poche righe di insuperabile poesia scritte da Gian Marco Ligabue  sul Cusna nella primavera del 1979 che furono di gran conforto a me e spero possano esserlo altrettanto a chi la sorte assegna questo duro ruolo da superare.

 

 

PER UN’AMICA

E’ sempre così quando qualcuno muore sui monti: volano dotte sentenze
e poveri giudizi nell’arco di tempo in cui la notizia é appresa da molti.
La mediocrità e la retorica infrangono senza pietà il giusto silenzio di chi vivendo soffre.
Non rimane, a noi pedalatori e scalatori dell’Alpe, che un pugno di rimpianti
per un’amica precipitata dal Passone, senza possibilità di tenderle la mano.
A primavera, quando la neve sarà un ricordo, nel sottobosco di Pian Valllese
la prima viola sarà paricolarmente bella e delicata.
Katia doveva essere così.

G. M. L.


Tutte le foto, ad eccezione della seconda sono di Nicola Bertolani, per gentile concessione